Sono particolarmente legato alla Fiera della Pesca a partire dai racconti e dalle storie che mio nonno Emilio Castracani mi narrava da piccolo tante di quelle volte da diventare parte integrante del mio DNA.
Ai ricordi con mio padre, ogni evento era un opportunità per la famiglia per vivere e assaporare ogni novità come una bellissima esperienza.
La fiera della pesca ha segnato anche un momento particolare della mia vita perché fu proprio durante la prima fiera dei computer (avrò avuto 6/7 anni) che mio padre mi comprò il mio primo computer un raro Commodore 16 che fu il compagno di tante avventure per molti anni e una delle ragione del mio attuale percorso professionale.
Perdonatemi la premessa ma è dovuta e immagino che per molti di noi la nostra fiera della pesca abbia significato in un modo o nell’altro qualcosa di importante.
La fiera della pesca di Ancona non solo ha importanti origine storiche ma ogni evento era un felice navigare verso il futuro, un incontro per la città e la regione con quello che il mondo ha da raccontare al di là dei confini territoriali.
Qualcuno potrebbe benissimo opporre una certa resistenza al mio pensiero cercando di convincermi che ormai le fiere sono superate dal web e dal mondo Virtuale e dal tanto decantato contenitore Cloud.
Ebbene il Covid ha definitivamente confutato questo approccio (l’esasperata virtualizzazione del tutto) anzi ha difatti amplificato l’effetto opposto dimostrando quasi empiricamente come si evince dalle ultime fiere in Italia, quella del mobile in primis, quanto sia fondamentale il contatto umano e quanto la tecnologia è sicuramente utile e di supporto ad amplificare la sua costante fondamentale, ovvero la realtà in ogni sua declinazione.
Quello che segue è un draft (un estratto) di una idea che ho sviluppato nella forma di un business plan nel 2013/2014.
Timidamente è ostinatamente in questi anni ho provato ad avvicinarmi a qualche imprenditore senza alcun seguito.
Non mi rimane quindi che divulgarla pubblicamente augurandomi che prima o poi qualcuno sarà in grado di riportare in auge quel pezzo mancante e fondamentale di storia commerciale e culturale del nostro capoluogo che tanti Anconetani come me hanno amato.
Cenni storici per i nostalgici
Progetto
Polo Fieristico
Sommario
1 Descrizione dell’idea
1.1 Descrizione del progetto
1.2 Vision / Mission
2 Analisi del mercato fino al 2013
2.1 Analisi dell’ambiente
2.2 Analisi della domanda
2.3 Analisi SWOT
3 Ambito logistico e individuazione nuovi spazi
4 Considerazioni personali e rignraziamenti
1. Descrizione dell’idea
1.1 Descrizione del progetto
Il progetto è volto alla realizzazione e gestione di un polo fieristico privato localizzato nella provincia di Ancona per la promozione di eventi e fiere rivolte destinate sia al mercato nazionale che a quello internazionale,
La sua complessa pianificazione comporta la gestione di strutture idonee allo svolgimento del polo fieristico, lo sviluppo, la commercializzazione e la vendita di spazi espositivi da individuare all’interno del contenitore fieristico nonché la realizzazione di piani di marketing per la promozione degli eventi e delle fiere e la creazione di un cartellone di eventi.
1.2 Vision / Mission
La vision ricalca la filosofia che appartiene all’ambito macro-economico intendendo favorire le dinamiche di sviluppo sociale economico e commerciale del territorio.
La mission dell’attività è l’implementazione sul territorio di un ciclo permanente di eventi fieristici caratterizzati da tematiche innovative e di particolare interesse per l’ambito di competenza del mercato industriale della regione Marche che da quello socio culturale.
A tale scopo il piano industriale prevede lo sviluppo di un polo per il coordinamento della struttura fieristica e per la gestione della pianificazione e promozione sul territorio nazionale e internazionale degli eventi.
2 Analisi del Mercato fino al 2013
Sulla base dei dati raccolti dal “Rapporto annuale 2013” dell’osservatorio Regionale Mercato del lavoro, e da una breve disamina degli stessi non è difficile notare come dal 2008 ad oggi (vedi tabella sottostante) lo sviluppo del mercato in senso generale nei seguenti settori Agricolo, Industriale, Edile, Commercio, Altri servizi e la crescita degli occupati e quindi delle aziende abbia coinvolto prevalentemente la provincia di Pesaro.
Il potenziale economico/commerciale generato nella provincia di Pesaro/Urbino, è stato un volano per attirare l’interesse di investitori e per il pubblico, che riconoscono ad oggi Pesaro come un territorio di sviluppo economico altamente qualificata in grado di affrontare l’attuale crisi economico nazionale con grande dinamicità.
La provincia di Pesaro e Urbino ha un rapporto popolazione imprese di trasporto più alto della media nazionale, precisamente da uno 0,19% ad uno 0,35%.
Fonte: http://www.gomarche.it/news.php?newsId=320158
Evitando di entrare nel dibattito delle scelte politiche e non, che hanno ovviamente contribuito a svuotare i “cantieri provinciali” privilegiando l’area nord della nostra regione, non possiamo non citare in questa sede alcuni aspetti che secondo me hanno risentito della perdita di un polo fieristico che era un faro per l’adriatico per le attività commerciali della nostro capoluogo. Primo fra tutti la piccola/media cantieristica, sulla quale si fonda l’intero asse sociale della nostra città.
In secondo luogo ma non meno importante l’aspetto turistico, Ancona (sono ovviamente di parte ma è la realtà oggettiva) rispetto alle altre province è fortemente avvantaggiata sia in termini storico-culturale che paesaggistici. Per ultimo del tutto scomparso e forse il più importante di tutti il concetto di “città mercato”, che per molti secoli ha accompagnato l’Ancona portuale come nodo di scambio del Centro Europa e porta di transito per le terre d’oriente.
La Fiera Internazionale della Pesca nata nel lontano 1933 con l’intento di dare all’Italia una sintesi panoramica annuale delle attività pescherecce e poi evolutasi negli anni e già nel 59 come polo espositivo per le tecnologie motoristiche e nautiche in campo internazionale è ormai un lontano ricordo, del tutto inutilizzata e prossima alla demolizione Ancona (ad oggi non ne esiste più traccia) ha ceduto il ruolo di “rappresentante di mercato” al polo Fieristico di Pesaro nel 2003.
2.2 Analisi della domanda
In riferimento al panorama fieristico Marchigiano sono due le principali dorsali fieristiche di maggior rilievo dal punto di vista strutturale e organizzativo.A sud di Ancona il Polo Fieristico di Civitanova Marche rilanciato nel 2009, e attivo nel 2013 con un calendario semestrale (da Ottobre a Maggio) di ben otto appuntamenti fieristici. Il polo fieristico si propone come contenitore dì iniziative tra innovazione e tradizione potendo contare su una struttura di 8 mila metri quadri con una capacità di circa 200 espositori con un progetto di ampliamento per un totale di circa 12.000 metri quadri distribuiti tra zone espositive, sale convegni ed uffici.
Prendendo come riferimento una delle iniziative di maggior successo del polo fieristico di Civitanova rendiamo noti alcuni dati relativi all’affluenza del pubblico e al numero di espositori partecipanti dal 2012 ad oggi prelevati da siti web e note informative allegate alla promozione dell’evento Edil Expo:
Evento |
Anno |
Numero giorni evento |
Espositori |
Affluenza |
EdilExpo |
2009 |
2 |
190 |
>10.000 |
2010 |
3 |
130 |
10.000 |
|
2011 |
3 |
>200 |
||
2012 |
3 |
130 |
7000 |
A nord delle Marche dal 2006 si è affermata la Fondazione Patrimonio Fiere che gestisce il polo fieristico di Pesaro denominato “Fiere delle Marche”.
L’area fieristica si estende su una superficie complessiva di 110 000 m2 di cui 36 000 m2 sono coperti. Il quartiere è dotato di sale congressuali permanenti da 50, 160 e 800 posti; i padiglioni fieristici possono altresì essere utilizzati e allestiti per le manifestazioni congressuali, con possibilità di contenere fino a 3000 persone.
La struttura ospita una media di due/tre eventi al mese sfruttando la modularità offerta della struttura che permettendo la realizzazione di più eventi contemporaneamente.
Riporto di seguito i dati estrapolati online di una delle più importanti manifestazioni nazionali specializzata nel trasporto commerciale. Il DOMO 360 è una rassegna espositiva alla quale hanno partecipato 140 espositori del settore mobile e arredamento, con oltre 800 buyers di livello internazionale con un affluenza di 31.000 persone.
Evento |
Anno |
Numero giorni evento |
Espositori |
Affluenza |
DOMO360 |
2007 |
3 |
133 |
20.000 |
2009 |
3 |
140 |
31.000 |
Morfologicamente molto diverse, ma simili nei contenuti proposti le due strutture in esame offrono eventi di piccola/media grandezza ospitando annualmente esposizioni itineranti organizzate da enti esterni o associazioni di categoria.
Purtroppo non è stato possibile individuare un prezzo medio per spazio espositivo per mancanza di dati e per la forte frammentazione delle offerte che differiscono per politiche di marketing tra i vari organizzatori.
Verrà riportato a titolo informativo un esempio di prezzi e costi proposti per la partecipazione alla Fiera EdilExpo di Civitanova organizzata dall’ente Fiere delle Marche Spa e quella dell’Edilizia che ha luogo a Silvi Marina (TE) dell’organizzazione Fiera Adriatica (Fiere Service Sas).
Ente |
Evento |
Giorni evento |
Spazio |
Costo totale |
Coto giornaliero |
Fiere delle Marche |
Edil Expo |
3 |
16 mq |
€ 1040,00 |
€ 346,00 |
Fiera Adriatica |
Fiera Naz. Edilizia |
3 |
16 mq |
€ 650,00 |
€ 216,00 |
Prezzo medio giornaliero per spazio espositivo P.m.g. >Prezzo medio giornaliero: (346,00 + 216,00) : 2 = 303 Euro giorno per 16 mq
Considerando una media di 150 espositori (Es) giorno per la durata di numero 3 giorni (G.es) di evento determineremo il fatturato medio generato soltanto dalla vendita degli spazi espositivi.
Fatturato medio singolo evento: (303 P.m.g * 3 G.es) * 150 Es = 136.350,00 Euro per singolo evento
|
Considerando una media di 150 espositori per evento ed un prezzo medio giornaliero di 303 Euro emerge un fatturato per evento proveniente dall’incasso dei singoli spazi espositivi di Euro 136.350. Da notare come siano stati esclusi dal conteggio i costi di gestione dell’evento e gli ulteriori ricavi provenienti dai servizi/opzioni aggiuntive accessorie.
Concorrono infatti alla determinazione dei costi complessivi per la partecipazione ad un dato evento fieristico per un potenziale l’espositore, le tasse d’iscrizione e una serie di servizi implementabili quali assicurazioni, forniture di allestimento e spazi pubblicitari.
Competitors marchigiani
I poli fieristici di Civitanova e Pesaro nonostante differiscono per dimensione offrono sul territorio una serie di iniziative e manifestazioni caratterizzate da tipicità di settore.
- Il polo fieristico di Civitanova
Esprime il suo potenziale, sfruttando appieno il contenitore di circa mq 8.000 dimensionato adeguatamente per i circa 200 espositori che è in grado di ospitare.
I principali settori fieristici di riferimento sono quello calzaturiero, enogastronomico e edile
Il bacino di utenza pur conclamato a livello nazionale attira per lo più un pubblico locale e limitrofo nell’intorno di 100 km.
- Il polo fieristico di Pesaro
Si rivolge ad un parco nazionale, come riferimento marchigiano ed sicuramente in grado di sostenere questo ruolo avvalendosi delle sue interessanti strutture modulari.
Sotto utilizzato rispetto alla propria capacità, ospita al contempo eventi di piccola/media grandezza non rilevanti a livello nazionale.
2.3 Analisi SWOT
Dall’analisi del mercato (ambiente,domanda,concorrenza) emergono le seguenti Opportunità/Minacce e i Punti di forza/Debolezza dell’impresa che si intende costituire.
Opportunità
Mancanza di competitor
Interesse pubblico
Posizionamento geografico e logistico ottimale (Porto, Aereoporti e Ferrovie)
Punti di forza
Molteplici opportunità di eventi e indotto industriale estremamente variegato
Area di forte interesse turistico a livello nazionale einternazionale
Volano pubblicitario per il territorio ed imprese
Network di professionisti locali con competenze di livello nazionale e internazionale.
Punti di debolezza
Tempistiche burocratiche
Tempi e costi di adeguamento della struttura
Minacce
(Non rilevabili in questa fase )
3 Ambito logistico e individuazione nuovi spazi
Per conferire al polo logistico uno spazio adeguato allo sviluppo delle attività nei primi anni di investimento è possibile considerare l’attuale struttura in disuso del ex Gruppo Genny sita in Via Luigi Albertini.
La struttura individuata conferisce al progetto una serie di vantaggi logistici di notevole importanza, quali la vicinanza dell’uscita del casello Autostradale di Ancona Sud, aree di parcheggio limitrofe con notevole capacità, servizi di ricettività Alberghiera e di ristoro e la fermata del treno presso il parcheggio dell’Ikea e Varano (parcheggio stadio del Conero).
Un piano di investimento necessario a rendere idonea la struttura per accogliere eventi fieristici dovrebbe essere certamente più sostenibile rispetto allo sviluppo di una area strategia fieristica a hoc permettendo quindi l’attuazione in tempi brevi dello sviluppo di strategie di eventi delle quali il territorio ha maggiore necessità. Secondariamente o parallelamente allo sviluppo del piano commerciale fieristico e sulla base dei risultati ottenuti potranno essere considerate opportunità logistiche con dimensioni più idonee ma pur sempre sostenibili.
L’immagine seguente estratta da google earth identifica lo spazio espositivo in giallo Ex Genny, l’uscita autostradale nelle vicinanze, le due fermate del treno Aspio e Ikea e due potenziali possibili parcheggi tra le molte aree disponibili. Per agevolare gli spostamenti è plausibile (come gia avviene di consuetudine per altri eventi comunali) una pianificazione di bus navetta per percorrere le brevi distanze tra i parcheggi/punti di raccolta, le fermate del treno e lo spazio espositivo fieristico.
4 Considerazioni personali e ringraziamenti
Ho condensato il più possibile in questa pagina un documento che avevo scritto nel 2013/2014 e che ho riadattato più volte in base agli interlocutori che ho cercato di interessare.
Perdonate quindi sei i dati (estrapolati all’epoca passando qualche ora alla biblioteca di Economia a fare ricerche alla vecchia maniera) ad oggi siano obsoleti sebbene siano comunque un indicatore utile per avere un quadro della situazione.
Il documento iniziale voleva essere un business plan ed era organizzato partendo da una analisi del mercato e l’unico mercato che esiste tuttora ad oggi per quanto concerne un polo fieristico è al di fuori del capoluogo di Ancona, avrei preferito spendere più parole sulla nostra fiera ma i dati disponibile in mio possesso erano troppo vecchi e non confrontabili con gli altri relativi agli attuali poli fieristici.
Tengo a precisare e lo sottolineo in grassetto, che nessun interesse politico mi ha motivato o spinto a pubblicare questa idea, nessuna istituzione sta patrocinando questa mia iniziativa/progetto personale.
Spero che questa idea libera possa solleticare in qualche modo l’interesse di CHIUNQUE abbia le giuste motivazioni e la forza economica per sostenerlo con serietà e concretezza.
I miei ringraziamenti vanno al mio amico Davide Tucci con il quale spesso condivido il mio entusiasmo e che ha sempre sostenuto la forza delle mie “impavide” idee oltre che a dimostrare attivo interesse nella promozione di questa opportunità.